Port
movimenti per gli asili, le case, l’impiego, l’educazione e per la qualità della vita
“Le centinaia di donne che il 12 settembre 1976 hanno formato l’UMAR venivano dai movimenti del 25 aprile: dalle lotte nei quartieri per il diritto ad una casa e a degli asili, dalle lotte nelle fabbriche per il diritto all’impiego e ad un salario equo, dalle notti passate attorno ad un tavolo ad imparare le prime lettere, dalle processioni fino al Comune per esigere acqua, luce e strade”.
In questa prima fase, l’UMAR era coinvolta nella lotta generale in seno alla società portoghese del post 25 aprile.
Era l’epoca:
- dei corsi di alfabetizzazione per le donne in molti quartieri;
- della solidarietà con le lavoratrici in fabbriche come la Maconde (a Braga), la Standard (a Lisbona) , la Confélis (ad Almada), la Kallen (ad Alenquer) e con le operarie addette all’inscatolamento in Algarve e a Peniche;
- della formazione di Commissioni di donne disoccupate in Alentejo (Alcácer do Sal, Moura, Portel, Safara);
- delle lotte nei quartieri per ottenere case dignitose e asili.
In tutti questi movimenti UMAR creò legami con i settori di donne più svantaggiate. Questa fase rappresenta un momento storico cruciale che ancora oggi si fa sentire all’interno dell’associazione, attraverso il suo impegno in progetti di intervento sociale e professionale per donne (in quartieri come quello di Laranjeiras a Lisbona, nella zona di Plano Integrado di Almada a Monte di Caparica) o a fianco delle donne disoccupate a Seixal, per esempio. Da ricordare è inoltre, sempre in questo periodo, l’appoggio e la sottoscrizione contro la chiusura della rivista Mulher, Modas e Bordados (Donne, Moda e Ricami).
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